Galatina e le sue antiche tradizioni
La città sorge sul declivio orientale di una leggera altura, con il centro storico a 78 m s.l.m. costruito in modo da raccogliere in profonde cisterne scavate nel calcare l’acqua piovana che scende da ovest.
Galatina è la città in cui testimonianze della cultura latina e testimonianze della cultura greca convivono armoniosamente, mescolandosi ai riti magico – esoterici del “tarantismo”.
Infatti nella cappella di San Paolo, fino a qualche decennio fa, fra il 28 e il 29 giugno (giorno dei festeggiamenti dei santi patroni della città), le “tarantate” (donne che a causa del morso della tarantola si contorcono e si dimenano) giungevano da tutto il Salento per bere l’acqua del pozzo della cappella ritenuta miracolosa per la guarigione. Oggi il fenomeno viene solo rievocato tramite il tipico ballo della “pizzica”.
A Galatina vi sono numerosi edifici di interesse storico-artistico, tanto che nel 2005 è stata dichiarata Città d’arte. Uno dei più importanti edifici è la Chiesa di Santa Caterina, prezioso esempio di romanico pugliese dichiarato Monumento Nazionale; vi è poi la Chiesa Matrice dedicata ai santi Pietro e Paolo e numerosi palazzi nobiliari in prezioso ed elegante stile barocco.
Senza dimenticare le tre porte della città, uniche testimonianze della vecchia cinta muraria, e le tre cripte basiliane destinate a luoghi di culto e dimora da parte dei monaci Basiliani. Galatina possiede tre frazioni, Noha, Collemeto e Santa Barbara, importanti per la produzione agricola, in particolare per la produzione di vino: Galatina fa parte infatti dell’Associazione Nazionale Città del Vino.
La città ha certamente origini greche, ma di questa cultura restano ormai poche testimonianze. Il primo documento scritto in cui si parla di Galatina risale al 1178, citata come Sancti Pietri in Galatina: la tradizione infatti narra che San Pietro si fosse fermato in queste terre nel suo viaggio da Antiochia a Roma e dunque la città ebbe questo nome fino all’Unità d’Italia, quando diventò semplicemente Galatina.
Una delle certezze sulla storia della città è che nel 1200 essa era un importante centro di cultura, lingua e rito greco, nonostante i Normanni avessero diffuso il latino. Documenti più sicuri risalgono al XIV secolo quando, in epoca angioina, il feudo di San Pietro in Galatina fu affidato alla famiglia del Balzo-Orsini.In seguito passò sotto i Castriota Scanderberg, i Sanseverino, gli Spinola, i Gallarati-Scotti, ognuno per brevi periodi. Fra il XVII e il XIX secolo la città si espanse e si arricchì dei numerosi e fastosi palazzi per cui oggi Galatina è riconosciuta come città d’arte.