Cosa Mangiare nel Salento?
Piatti tipici e golosità del tacco d'Italia
La domanda che più spesso ci viene posta dai nostri ospiti è: “Cosa Mangiare nel Salento?”
E’ naturale, infatti, che quando si è in vacanza non si visitino soltanto luoghi, ma si incontrino persone, vivino tradizioni e provino nuovi sapori.
Parliamo di quelli salentini. Quali sono i piatti imperdibili? La cucina tipica salentina è sostanzialmente povera, composta principalmente da pasta, legumi, verdure, ortaggi, pesce di piccolo taglio e porzioni di carni semplici.
Partiamo dai primi…
che sono anche un ricco piatto unico: sul podio la “Ciceri e Tria” : un gustoso piatto di pasta fatta in casa simili alle tagliatelle e ceci, ma che presenta anche la pasta fritta.
La particolarità del piatto, infatti, è che pezzi della pasta, le trie, vengono fritte nell’olio di oliva ottenendo i cosiddetti frizzuli, che donano una nota croccante al piatto.
Un’altra pasta gustosissima e semplice sono le “Sagne ‘Ncannulate“, una pasta fatta in casa dalla forma di una lunga strisciolina attorcigliata, simile alla tagliatella, condita solitamente con un sugo di pomodoro fresco e basilico con aggiunta di ricotta forte o ricotta “scanta”, leggermente piccante.
Su podio dei piatti tipici ci sono sicuramente “Cicoreddhe cu le fave nette”, una pietanza povera e nutriente tipica della cucina mediterranea. Un purè di fave, accompagnato dalle cicorie selvatiche bollite e condite con un filo d’olio.
Semplici e saporite.
Con i legumi ricordiamo la “Cecamariti” un piatto povero velocemente preparato nelle case semplici con gli avanzi dei giorni precedenti, composti da legumi, verdura, e dal pane raffermo che veniva fritto.
I secondi
Tra le carni vanno citati sicuramente i “Pezzetti di cavallo“, cubetti di carne di cavallino, parte tenerissima, cotti in pignata, un grande padellone di coccio messo sul fuoco, con aromi locali per circa otto ore, ed accompagnati da pane croccante.
Ancora con la pignata e con cottura lenta il “Polpo alla pignata” che diventa morbido tanto da sciogliersi letteralmente in bocca. Cotto con le patate che ne catturano i succhi e con il sugo di pomodoro.
Sono tantissimi i piatti della tradizione che potrete assaporare nel corso delle vacanze ma vale la pena ricordare anche le “Pittule“, pasta lievitata e fritta che accompagna molte pietanze o funge da antipasto saporito, e le “Frise“, un tarallo di grano duro o di orzo, cotto al forno e tagliato a metà in senso orizzontale. Bagnato in acqua (sponsato) viene condito con pomodori e verdure sott’olio.
Ringraziamo la Foglia Matta per averci concesso l’uso delle fotografie
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